UNIVERSITÀ
DEGLI STUDI DI ROMA
LA SAPIENZA


 

FACOLTÀ  
DI
STUDI ORIENTALI

la sapienza orientale

Premessa

 

     In questo anno accademico 2003-4, secondo il nuovo assetto deciso dalla Riforma Universitaria, si concluderà il primo ciclo “naturale” della Laurea Triennale e molti studenti, moltissimi noi ci auguriamo, termineranno questo loro primo ciclo di studi presentando un elaborato scritto, una “tesina”.

 Prevenendo probabili e comprensibili domande da parte degli studenti e ritenendo di esaudire anche analoghe esigenze dei laureandi del Vecchio Ordinamento, la Facoltà di Studi Orientali mette a disposizione degli studenti questi Sussidi Didattici nutrendo l’ambiziosa speranza che possano essere utili. Almeno in due maniere, e rispondendo a due tipi di necessità.

La prima, immediata, quella di avere sottomano, in linea, uno strumento adatto a risolvere gli svariati problemi che si presentano al momento della redazione dell’elaborato: come si cita un libro? un articolo? un’opera collettanea? come e dove si mettono le note? come deve essere la bibliografia? come si usano e che cosa significano certe abbreviazioni? e via elencando. Sarà sufficiente consultare le due Appendici finali che in forma succinta rispondono a tali quesiti, oppure scorrere il dettagliato indice per reperire queste e altre informazioni.

La seconda, non così immediata, aspirerebbe a rispondere a una necessità meno evidente, più profonda. Chi scrive queste righe, al pari dei suoi colleghi, è stato studente di una università dove gli studi orientalistici erano poco frequentati, dove non di rado il rapporto numerico docente-discente tendeva all’unità. Una tale penuria di studenti permetteva al docente, con una frequenza quasi quotidiana, di introdurre gradualmente, spesso impercettibilmente, i pochi studenti al mondo della ricerca, assistendoli costantemente nel loro percorso, fino – quando se ne dava il caso – alla loro più meno completa emancipazione. Ciò detto, devo affrettarmi a precisare, per non ingenerare l’idea di una situazione idilliaca, che esisteva la possibilità di un tale rapporto docente-discente; il che non significa che tutti i docenti mettessero a disposizione il loro tempo “facendo scuola”, anzi… Ma, almeno la possibilità esisteva.

Oggi, al di là della maggiore o minore buona volontà dei singoli docenti, l’elevato numero degli studenti, non accompagnato da un aumento del corpo docente (viceversa diminuito in certe materie), non consente di replicare quel modello neanche parzialmente. L’ambizione nutrita da questi Sussidi Didattici è di tentare di supplire a tale carenza, almeno nel preciso e ridotto ambito dei problemi connessi alla redazione della tesi. Chi meno frettolosamente vorrà leggerli sin dall’inizio, ritroverà in maniera discorsiva e sintetica, con i vantaggi e le riduzioni che la sintesi inevitabilmente implica, ma con precisione, tutte quelle nozioni di carattere metodologico elementare che spesso si danno per acquisite, mentre tali non sono.

Probabilmente qualcuno si stupirà di trovare in questi Sussidi Didattici, che sono destinati a studenti di una Facoltà umanistica, delle “istruzioni” che mirano alla tutela  della lingua italiana scritta, e magari le addebiterà a un nostro eccesso di solerzia. Quel teorico qualcuno non ha esperienza diretta dell’effettiva conoscenza della nostra lingua scritta a livello universitario (in alcuni casi, disperati e disperanti, da parte degli stessi docenti). Il nostro atteggiamento non è quello di intavolare ulteriori dibattiti su pregi e difetti della scuola secondaria: ravvisiamo un problema, che grave ci sembra, e tentiamo di offrire una soluzione. E non solo per evitare errori più o meno gravi, ma per ricordare il legame strettissimo, tra la lingua utilizzata e la chiarezza del proprio pensiero che questa dovrebbe esprimere.

Infine, questi Sussidi Didattici sono incompleti. C’è una seconda sezione, in corso di redazione, dedicata al problema delle trascrizioni e delle traslitterazioni dalle lingue orientali che sarà pubblicata sul sito non appena completata. E’ prevista altresì una scheda relativa alla citazione e al trattamento del materiale iconografico.

Termino col ringraziare l’ideale, elettronico, Comitato di Redazione formatosi nel tempo, ossia durante un intenso e, almeno a mio parere, divertente scambio di messaggi di posta elettronica sui diversi argomenti che si trovano nei Sussidi Didattici: Donatella Rossi, Filippo Salviati, Claudia Ciancaglini, Bruno Lo Turco, Franco D’Intino, Paola Orsatti. La prima, spalleggiata dal secondo, ha avuto il merito di sollevare il problema; l’ultima di redigere la massima parte dei Sussidi; gli altri tre compaiono a più riprese nel testo con interventi precisi. Qua e là compaio anche io, che – previo entusiastico e continuo incoraggiamento del Preside – mi sono attribuito il ruolo di assillante, sobillatore coordinatore e, vedendo il risultato, inverecondamente ne rivendico il merito.

Poiché nulla è perfetto, la parola, adesso, agli studenti.

 

Angelo Arioli

8.1.2004

 

 Tesi e tesine
(a cura di Paola Orsatti, Franco D'Intino, Bruno Lo Turco)